“Le esportazioni del made in Italy hanno dato, e stanno dando, risultati più che soddisfacenti: hanno superato del 7,5% i livelli pre-covid a fine 2021 e crescono del +22,4% tendenziale nei primi sei mesi del 2022, nonostante i due ‘cigni neri’ di questi ultimi tre anni, la pandemia e l’aggressione dell’Ucraina da parte della Russia”. Lo ha detto Carlo Ferro, presidente Agenzia Ice, nel corso della seconda giornata della Festa nazionale della Confederazione Aepi in corso a Labro (RI).
“Questo – ha aggiunto – è merito delle imprenditrici, degli imprenditori, degli artigiani e dei professionisti italiani che offrono prodotti eccellenti. Ma, lasciatemi dire, è anche il risultato del rafforzamento dell’azione di supporto del Sistema Paese. Ed è soprattutto un tessuto di piccole imprese. Il 77.1% delle 136 mila imprese italiane esporta meno di 750 mila euro all’anno e genera solo l’1.7% dell’export nazionale. Con Aepi vogliamo far crescere queste imprese per numero, dimensione e mercati serviti”.
Per il presidente di Aepi, Mino Dinoi, “la nostra Confederazione è fermamente convinta, e non da oggi, che i numeri possano ancora crescere, ma occorre un’attenzione specifica alle nostre micro e piccole imprese con strumenti concreti per l’export e l’internazionalizzazione. Per quanto di nostra competenza, siamo impegnati con Ice- Agenzia per una sinergia tra le nostre due realtà”.